Le molteplici sfide che attendono l’Europa in ambito economico, ambientale e sociale mostrano la necessità di un approccio integrato e territoriale in modo da fornire una risposta forte ed efficace. Il nuovo obiettivo della coesione territoriale introdotto dal Trattato di Lisbona, riconosce che la coesione economica e sociale, non può essere realizzata a livello europeo senza una maggiore attenzione per l’impatto territoriale delle politiche dell’UE.
Per questo motivo il regolamento recante disposizioni comuni ha introdotto nuovi strumenti di integrazione che possono essere utilizzate per implementare strategie territoriali in modo da collegare gli obiettivi tematici individuati negli accordi di partenariato e la dimensione territoriale: lo sviluppo locale e gli investimenti territoriali.
E’ su queste basi che Espin S.r.l. poggia le basi di una collaborazione attiva con le Regioni, gli Enti locali e le altre Amministrazioni Pubbliche.
Dalla programmazione fattuale alla concretizzazione di interventi di sostegno. Dalla competitività del complesso sistema imprenditoriale locale alle attività per lo sviluppo socio-economico delle comunità locali regionali attuando programmi comunitari, nazionali e locali di interesse regionale, gestendo e o aderendo a sportelli e network e promuovendo eventi ed iniziative di animazione territoriale e imprenditoriale.
Cilento Wonderland
“Promozione e Comunicazione per il comparto eno-agroalimentare Misura 41 – Sottomisura 411, Az. 2.I.c. P.S.L. GAL Cilento Regeneratio – Nuovi Strumenti di Promozione, Comunicazione e Internazionalizzazione dei prodotti Eno-agroalimentari – “Cilentowonderland”
Vai alla pagina dedicata cliccando qui
Espin srl e’ inoltre specializzata nella gestione di piattaforme per le progettualità espletate in partenariato che consentono nel contempo la cooperazione internazionale fra i soggetti partecipanti attraverso un lavoro in rete e la disseminazione dei prodotti progettuali via web. Espin ha realizzatoimportanti progetti internazionali nel settore ambientale.
Cilento Regeneratio Il Gruppo d’Azione Locale CILENTO ReGeneratio, con la forma giuridica di s.r.l. – Società a Responsabilità Limitata, nasce nel 2010 ed ha per territorio di riferimento gli STS (Sistemi territoriali di Sviluppo) A2 “Alto Calore”, A3 “Alento Monte Stella” ed A4 “Gelbison Cervati” che ricadono nell’ambito della Provincia di Salerno. Hanno aderito alla concertazione finalizzata alla costituzione del partenariato tutti i Comuni degli STS, per un totale di 38. Di questi 38 Comuni, ben 35 (di cui qualcuno solo parzialmente) rientrano nel territorio del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano. Hanno aderito, altresì, le Comunità Montane dell’Alento Monte Stella e del Calore Salernitano, l’Unione dei Comuni Alto Calore e n. 114 operatori economici locali. Il capitale sociale è fissato in € 178.500,00 (€uro centosettantottomilacinquecento/00). La dotazione finanziaria del GAL Cilento Regeneratio è di 8,6 milioni di euro.
Cilento Wonderland
Cilento Wonderland rappresenta un telecomando turistico-agricolo: un’app basata sul marketing emozionale che promuove contenuti digitali sulla produzione agricola, sui servizi turistici, sulle tradizioni locali, sui beni culturali e ambientali e sull’enogastronomia del Cilento e dei paesi del GAL. Un’innovazione focalizzata su un turista attivo che viene così messo a stretto contatto con le popolazioni locali, le raccolte agricole, i prodotti tipici cilentani della Dieta Mediterranea, i monumenti e le opere, i panorami mozzafiato, i servizi turistici e tutte le altre risorse/ricchezze del Cilento. Attraverso questa app può essere aggiornato dinamicamente lo sviluppo turistico dei territori cilentani. Tale app è il motore emozionale di un modello innovativo di agricoltura che possa interessare e coinvolgere sia la popolazione residente, sia i potenziali turisti, sia le imprese che tutti coloro che guardano al GAL con un intento imprenditoriale. Sono stati progettati itinerari turistici in base ai prodotti alimentari cilentani tipici della Dieta Mediterranea. Ogni prodotto è un viaggio per i luoghi incantati del Cilento dove si può assaporare quel prodotto e, al contempo, vivere un’esperienza di viaggio grazie al patrimonio storico.artistico-culturale del GAL. Il tutto in una concezione Smart dove il prodotto parla di sé: racconta le sue caratteristiche, la sua storia, il metodo e i luoghi di produzione, la tutela, la certificazione e la promozione, le curiosità, gli abbinamenti culinari, dove trovarlo, come acquistarlo o assaporarlo, le emozioni che è in grado di suscitare. Di che gusto sei? A ogni prodotto tipico del Cilento corrisponde un percorso culinario. L’utente può scegliere fra i diversi percorsi. All’interno di ogni percorso il menù sulla sinistra prevede la scheda sul prodotto (con i cenni storici, le caratteristiche, la produzione, la tutela, gli abbinamenti culinari e le curiosità); la scheda sui Comuni dove si possono assaporare e/o acquistare i prodotti (con i cenni storici, i luoghi turistici da visitare, i piatti tipici, gli eventi e i percorsi); la scheda sull’itinerario con la geolocalizzazione dei Comuni e le conseguenti schermate con le aziende dove trovare i prodotti. I prodotti per i quali si sono elaborati gli itinerari fin qui sono i seguenti: Miele del Cilento, Alici di Menaica, Fagiolo di Gorga, Caciocavallo podolico, Cece di Cicerale, Fico bianco del Cilento, Sopressata di Gioi, Cipolla di Vatolla, Mozzarella nella Mortella, Cacioricotta cilentana, Vino del Cilento DOP, Oli Extra Vergine d’oliva DOP.
Progetto Regionale del Matese
POR CAMPANIA 2000/2006
FASI A – C2 PROGETTO S PRM LOR009- OFFICINA PER LA VALORIZZAZIONE DELLE ERBE OFFICINALI DEL MATESE E DEI LORO USI E TRADIZIONI
COFINANZIATO DALL’UNIONE EUROPEA
FASE A.
Ampliare la conoscenza scientifica in merito alle erbe officinali ed aromatiche presenti nel complesso territoriale matesino risulta di prioritaria importanza per il Parco in quanto allo stato attuale si ha una scarsa conoscenza scientifica e documentata delle essenze botaniche, con proprietà aromatiche ed officinali, esistenti sul territorio e su quali siano a rischio di estinzione per cause differenti. Inoltre, il patrimonio di conoscenze popolari legate al loro utilizzo sono detenute principalmente dalle fasce di popolazione più anziane, tramandate di generazione in generazione attraverso la tradizione orale, quindi risulta di notevole importanza il recupero e la conservazione di tali conoscenze, non solo a scopi scientifici, ma soprattutto per la memoria delle tradizioni e della cultura locale. Tutto questo significa riprendere il complesso della tradizione popolare di utilizzo delle erbe per riscoprirne gli usi quotidiani alla luce delle moderne conoscenze scientifiche mediche ed estetiche. La produzione di erbe officinali nel Matese è rimasta tipicamente contadina e fedele alla tradizione. La produzione di erbe officinali, il complesso di attività di raccolta, essiccazione, sono impregnate di cultura materiale e raccontano il divenire del rapporto incessante tra l’uomo ed il territorio e della ricerca dell’equilibrio tra azione della natura e azione dell’uomo. Il prodotto è appunto un insieme di valori che trovano origine nel territorio. Tutti i settori economici legati al recupero della biodiversità agronomica si intersecano e trovano il loro comune denominatore nel nuovo trend del comparto delle erbe officinali, che con il rilancio dei consumi dei prodotti tipici di qualità e la modernizzazione dell’economia sostenibile, più portare occupazione, nuovo sviluppo e nuova dignità al territorio per raggiungere obiettivi più avanzati di gratificazione economica. Il recupero e la conservazione di tali conoscenze non solo a scopi scientifici ma soprattutto per la memoria delle tradizioni e della cultura locale significa far conoscere le loro proprietà in sostituzione dei medicinali anche in funzione di un potenziale sviluppo nelle aree del Parco del Matese di attività produttive ecocompatibili. Solide attività economiche possono sorgere attorno alle piante officinali e alla loro commercializzazione favorendo il recupero di alcune occupazioni femminili poiché l’erboristeria tradizionale era prerogativa delle casalinghe. Esse coltivavano spezie ed erbe medicinali nei loro orti o le raccoglievano allo stato selvaggio. Le usavano fresche o le conservavano seccandole; oppure estraevano le sostanze mettendole in infusione in vino o grappa. a) Censimento attraverso la suddivisione del territorio mediante un reticolo cartografico predefinito con maglie predeterminate e definendo in esse la distribuzione della specie – Il censimento delle specie officinali ed aromatiche sarà effettuato attraverso la suddivisione del territorio mediante un reticolo cartografico predefinito con maglie predeterminate e definendo in esse la distribuzione della specie. In prima istanza si provvederà a definire il tipo di cartografia che verrà utilizzata. Si partirà , infatti, dalla carta topografica dall’Italia (Istituto Geografico Militare) e dalla Carta Tecnica Regionale (C. T. R.). In seguito si definirà l’areale, ovvero la parte di superficie terrestre in cui la specie presente in condizioni di spontaneità . Il rilevamento in campo sarà fondamentale per la redazione di una check-list delle entità officinali ed aromatiche presenti nell’area del Massiccio del Matese. Le distribuzioni delle specie, nel territorio matesino, saranno rappresentate con l’ausilio di un reticolo cartografico a maglie predeterminate, secondo le direttive Europee. Il censimento delle specie officinali sarà condotto sulla base delle informazioni ricevute attraverso le interviste alle popolazioni locali sugli usi folklorici delle piante. A cui si aggiungeranno tutte quelle entità che possiedono principi attivi medicinali, già ampiamente acclarate. Uno sguardo particolare sarà rivolto verso le piante che presentano areali di distribuzione limitati al territorio italiano o anche al solo Matese (specie endemiche).
FASE C2
Sensibilizzazione ambientale delle popolazioni locali e promozione dell’Officina delle Erbe quale laboratorio di educazione ambientale e di diffusione di buone pratiche agronomiche attraverso l’attuazione di uno specifico programma rivolto alle scolaresche con percorsi di educazione ambientale dedicati alle piante officinali ed aromatiche e visite tematiche sul campo: La didattica ambientale incentrata sulle piante officinali del Parco del Matese e sul recupero delle tradizioni alimentari e medicamentose. Le attività di didattica ambientale, infatti, hanno l’obiettivo di far conoscere la valenza storico culturale dei valori ambientali del Parco che merita, attraverso adeguati percorsi didattici, di essere tramandata anche alle giovani generazioni. Per rispondere a queste esigenze didattiche, si prevede di realizzare dei percorsi guidati interdisciplinari rivolti a scolaresche e a visitatori per comprenderne aspetti scientifici, culturali, storici e antropologici per scoprire il mondo delle erbe officinali ed aromatiche del Matese.
rodotti progettuali
Il progetto è stato organizzato per microfasi ciascuna caratterizzata da un prodotto e da materiali interessanti per comprendere il mondo delle piante officinali del Matese
FASE A
BANCA DATI
Attraverso il censimento del territorio, la classificazione e la catalogazione si sono raccolti sul campo e studiati esemplari delle specie in modo da realizzare una Banca dati sulle essenze del Matese e sui loro principi attivi
GIS
Realizzazione di un sistema informativo geografico che riproduca una mappatura cartografica degli areali delle diverse specie censite
SCHEDE TECNICHE
Schede di divulgazione con l’indicazione, oltre che delle proprietà delle diverse specie, delle caratteristiche pedologiche degli areali propri delle specie censite, degli impieghi produttivi
LINEE GUIDA
Pubblicazione inerente la riconversione colturale di aziende agricole relativamente alla possibilità di integrare le coltivazioni tradizionali con quelle di specie officinali soprattutto nelle aree marginali
RICETTARI
Pubblicazione inerente la Raccolta di rimedi tradizionali per l’utilizzo delle erbe in campo medico, gastronomico, cosmetico e agronomico
FASE C2
SENSIBILIZZAZIONE AMBIENTALE
Progettazione di percorsi formativi rivolti ad ogni tipo di studente:
-Esperienze multisensoriali
– Attività didattiche e formative per le scuole
– Progettazione di specifici percorsi formativi
O.F.I.S
I.F.T.S.
– Stage di specializzazione per gli studenti universitari
– Stage scientifico divulgativi
OFFICINALI, IMPRESA E COMUNITA’ LOCALE Seminario di informazione e formazione, incontri con agricoltori ed operatori
CONVEGNO sul tema “Piante officinali endemiche del Parco Regionale del Matese: patrimonio da tutelare ed opportunità di crescita economica e sociale del territorio”
MARKETING TERRITORIALE Pubblicazione che affronta con una visione innovativa con riferimento al sistema di qualità nel comparto piante officinali e al marketing nel comparto piante officinali
RAPPRESENTAZIONI DIGITALI Una molteplicità di immagini emblematiche per il comparto delle piante officinali
PIANO DELLA QUALITA’
Il gruppo di lavoro ha realizzato il progetto attraverso esperti che si sono assunti la responsabilità tecnica della realizzazione delle parti di progetto ad essi attribuite e le responsabilità amministrative compatibili con i regolamenti che disciplinano le autonomie dei singoli soggetti nell’ambito dell’Ente di appartenenza. Si è costituito un gruppo minimo integrandolo con le figure necessarie all’ottimizzazione del progetto. Inoltre sovente si è determinato di utilizzare professionalità consolidate per conferire maggiore qualità al progetto. Di seguito vengono esplicitati dettagliatamente i ruoli e le professionalità che hanno cooperato all’interno del progetto. Nella fase iniziale di progetto si è inizializzata la struttura direzionale e gestionale per il coordinamento gestionale del progetto con specifico riferimento a:
• gestione risorse umane interne;
• partecipazione alle attività del Piano del Progetto;
• controllo gestionale delle attività del Progetto in termini di tempistica e raggiungimento degli obiettivi; rendicontazione delle attività;
• gestione delle attività di tutela della proprietà intellettuale connesse al progetto.
I processi di comunicazione privilegiati sono stati di natura telematica. Sistematicamente incontri, riunioni e focalizzazioni hanno accompagnato il progetto nelle differenti fasi.